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al testo proposto da Loredana Savelli
Il vento un aspro vento di quaresima
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Il vento è un aspro vento di quaresima, geme dentro le crepe, sotto gli usci, sibila nelle stanze invase, e fugge; fuori lacera a brano a brano i nastri delle stelle filanti, se qualcuna impigliata nei fili fiotta e vibra, l'incalza, la rapisce nella briga. Io sono qui, persona in una stanza, uomo nel fondo di una casa, ascolto lo stridere che fa la fiamma, il cuore che accelera i suoi moti, siedo, attendo. Tu dove sei? sparita anche la traccia... Se guardo qui la furia e se più oltre l'erba, la povertà grigia dei monti.
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